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Pilates: come è iniziato tutto?

3 min. di lettura

Pilates - how did it all begin? - AeroPilates

In tutto il mondo, sempre più persone si lasciano affascinare dalla genialità del metodo Pilates. Ma da dove è iniziato tutto?

Il metodo Pilates è un sistema unico e collaudato di esercizi per il condizionamento del corpo, sviluppato oltre novant’anni fa dal suo ideatore, Joseph H. Pilates. Tutti i metodi oggi esistenti ispirati al Pilates trovano origine nei suoi insegnamenti e nel suo lavoro.

Nato nel 1880, Joseph visse in Inghilterra dove, durante la guerra, fu internato e divenne infermiere. Da bambino era fragile e malaticcio, ma proprio questa condizione lo spinse a dedicare tutta la vita al benessere e alla forma fisica.

Divenne culturista, pugile, ginnasta, sciatore appassionato e sommozzatore. Durante l’internamento, sviluppò un programma di esercizi per aiutare i compagni a mantenersi in forma. L’esperienza maturata nelle palestre tradizionali tra bilancieri, macchine a resistenza variabile e carichi meccanici, gli permise di studiare l’anatomia del movimento e lo sviluppo della forza attraverso il carico.

Grazie al suo lavoro di infermiere ebbe l’intuizione di usare le molle dei letti per creare la resistenza necessaria a rafforzare i pazienti più deboli. Il suo programma comprendeva oltre 500 esercizi: torsioni, allungamenti, spinte, trazioni e rotolamenti, sia a terra che su cinque diversi attrezzi.

Joseph fu probabilmente ispirato dal famoso culturista russo Eugen Sandow che, alla fine dell’Ottocento, scrisse "Sandow and the Golden Age of Iron Men", in cui affermava: “Il compito del culturista è perfezionare il corpo attraverso l’esercizio e la sottomissione della volontà”. Sandow era convinto che, senza l’azione della mente, i muscoli non potessero svilupparsi pienamente. Viaggiò in tutto il mondo promuovendo la cultura fisica come mezzo per migliorare la qualità della vita. Fu così che nacque il primo vero metodo mind-body del fitness.

Come Sandow, anche Pilates riconobbe l’importanza di coinvolgere la mente nel movimento. Quando nel 1920 si trasferì a New York, aprì il suo primo studio, dove attirò nomi illustri come George Balanchine e Martha Graham. L’aspetto ginnico del suo insegnamento, unito alla profonda comprensione del controllo e della coordinazione, lo rese un punto di riferimento nel mondo della danza e del teatro. Formò giovani danzatori perché potessero portare avanti il suo metodo, che lui chiamava The Art of Contrology — ovvero “l’arte del controllo muscolare”, un approccio in cui la mente guida consapevolmente il lavoro del corpo.

Gli attrezzi che ideò — ispirati agli anni da ginnasta — includevano la High e la Low Chair (simili a panche da ginnastica modificate), il Reformer (una sorta di vogatore con carrucole), il Ped-O-Pul (un altro attrezzo a carrucole), la Cadillac (una combinazione di barre parallele e orizzontali) e vari accessori per il lavoro degli arti come il Magic Circle e la Spine Corrector Barrel per la colonna vertebrale. Ancora oggi, questi strumenti sono presenti in ogni studio Pilates del mondo.

All’epoca chiamato Contrology — oggi noto come il Pilates autentico — il lavoro si basava sul “controllo consapevole di tutti i movimenti muscolari del corpo. Si tratta dell’utilizzo e l’applicazione corretta dei principi di leva offerti dallo scheletro. di una conoscenza completa del meccanismo corporeo e di una piena comprensione dei principi di equilibrio e gravità applicati durante il movimento, il riposo e persino il sonno”.

Se da un lato Sandow puntava soprattutto sullo sviluppo della forza attraverso carichi pesanti, molte ripetizioni e affaticamento muscolare localizzato, Pilates comprese che non era necessario lacerare i muscoli per svilupparli. Preferiva invece movimenti semplici e di qualità, guidati dal core, in cui molti muscoli lavorano insieme per creare un’azione controllata, equilibrata e interdipendente.

Fu Sandow a introdurre la riflessione filosofica sull’esercizio fisico all’inizio del Novecento; Pilates ne raccolse il testimone negli anni Venti. Cinquant’anni dopo, il dottor Kenneth Cooper spostò l’attenzione dalla forza all’aerobica, sottolineando i benefici del lavoro cardiovascolare.

Oggi, a distanza di un altro mezzo secolo, abbiamo finalmente compreso che benessere significa integrare entrambe le dimensioni: forza e resistenza. Ed è proprio per questo che è stato creato l'AeroPilates, un sistema completo che unisce in un’unica macchina — in modo sicuro e dolce — il rafforzamento muscolare e il miglioramento aerobico del corpo.

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